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Il dialetto toscano - come funziona
hace 4 años In generale il dialetto toscano non presenta grandi differenze dall’italiano, ma esistono comunque alcune particolari caratteristiche di pronuncia. Ad esempio quella di aspirare le consonanti occlusive, una su tutte la C.
Quando si aspira la C? Solitamente quando si trova in posizione intervocalica (dove la vocale successiva è A,O o U e quindi si pronuncerebbe [k]) - es. la ‘asa. Celebre è la frase “ho bevuto la Coca-Cola con la cannuccia corta corta” con cui i toscani vengono spesso presi in giro, in quanto quasi impronunciabile per loro.
Frequentemente vengono aspirate anche la T e la V, anch’esse se in posizione intervocalica come in anda’o (andato). Anche la lettera G subisce delle modifiche di pronuncia, in questo caso se seguita da E o I. Questa infatti risulta più dolce rispetto all’italiano standard, risultando più vicina invece alla pronuncia francese (come la seconda G di garage). La lettera R invece viene comunemente usata al posto della L: es. Arfredo. Come se non bastasse, il suono GH viene spesso trasformato in D (infatti ghiaccio diventa “diaccio”), mentre SCHI si trasforma in STI (es. mastio anziché maschio).
Per quanto riguarda i verbi, spesso cade il “-re” all’infinito: andare -> andà’. Fare e andare alle prime persone singolari del presente indicativo diventano poi “fo” e “vo”, questi troncamenti sono probabilmente dovuti dall’abbondante uso che ne facciamo nella lingua parlata.
Tipicamente toscani sono inoltre l’uso del “te” al posto del “tu”, il raddoppiamento del pronome personale dativo (“a me mi piace”) e il “noi” con il “si” impersonale (“si va a mangiare” per dire “andiamo a mangiare). Molte delle parole straniere terminanti in consonante subiscono poi il addoppio di quest’ultima, con l’aggiunta della E finale: es. il rumme (rum).